Ci sono settimane in cui perdi il conto dei giorni.
Ti alzi, corri, incastri, fai quello che devi… e alla fine ti sembra di non aver fatto niente per te.
Giornate che si somigliano tutte, e nessuna che ti faccia dire: “Ecco, oggi aveva senso.”
Ma anche lì, in mezzo al caos, ogni giorno può valere.
Non serve stravolgere la routine o sparire per una settimana di detox emotivo.
A volte bastano gesti semplici per rimettere insieme i pezzi e risentire che tu ci sei.
Riconnettiti con qualcosa che è tuo
Quando tutto intorno ti chiede di fare e rispondere, la prima cosa che perdi di vista sei tu.
Anche in una giornata piena, puoi recuperare un punto di contatto:
- ascoltare una canzone che ti piace, con attenzione
- scrivere due righe su com’è andata davvero
- scegliere cosa mangiare pensando a come ti fa sentire, non solo a cosa hai in frigo
Non cambia l’agenda. Ma cambia il tuo posto dentro quell’agenda.
Dai un nome a quello che stai vivendo
A volte basta chiamare le cose con il loro nome per ritrovare il fiato.
È stanchezza? È sovraccarico? È confusione? È noia?
Dargli un nome non risolve tutto, ma restituisce senso.
Se so come sto, posso decidere come rispondere. Se non lo so, mi ci perdo dentro.
Ritaglia anche un solo gesto di intenzione
Nelle settimane più caotiche, l’intenzione conta più del tempo.
Scegli un gesto che abbia un significato per te, anche minimo:
- apparecchiare con calma solo per te
- mandare un messaggio gentile che rimandi da giorni
- lasciare in disordine una cosa… e non sentirti in colpa
Sono scelte piccole, ma ti ricordano che non sei solo in reazione.
Stai scegliendo. E scegliere è potere.
I giorni che contano non sono quelli perfetti
Quelli dove fai tutto, sei brillante e riesci pure a dormire 8 ore: certo, sono belli.
Ma non sono l’unica misura del valore di una giornata.
Conta anche un giorno in cui sei crollata presto ma hai chiesto aiuto.
Un giorno in cui sei andata a lavorare col magone ma poi hai fatto ridere una collega.
Un giorno in cui ti sei detta: “Oggi non va, ma domani ci riprovo.”
È lì che si costruisce il senso: non quando tutto fila, ma quando tu resti.
Ogni giorno ha spazio per un passo
Nel progetto 91 Passi, molti dei momenti più forti nascono proprio da qui: da una quotidianità incasinata dove si trova comunque un piccolo spazio.
Per sé. Per respirare. Per scegliere.
Non serve avere giornate libere, ma uno sguardo nuovo sulle giornate che già vivi.
Perché ogni giorno può valere — anche il più caotico — se dentro ci sei anche tu.
Ti va di provarci? Un passo alla volta, io ci sono.
